La Vita Indipendente in Friuli Venezia Giulia

La Vita Indipendente non viene trattata singolarmente, ma fa parte integrante del FAP (Fondo per l’Autonomia Possibile), una serie di provvedimenti rivolti al sostegno per la non autosufficienza e che consistono in progetti personalizzati. Di questo fanno parte:

  • Assegno per l’autonomia (APA),
  • Contributo per l’aiuto famigliare (CAF),
  • Sostegno per la Vita Indipendente (SVI),
  • Sostegno per altre forme di inserimento sociale,
  • Sostegno per progetti sperimentali in favore di persone con problemi mentali.

I primi due sono praticamente contributi per progetti di care giving, e sono quelli dagli importi minori (da 1548 euro anni a 6204 euro, fino alle gravi demenze, per cui è previsto un tetto di 6800 euro; da 2760 euro a 10900 euro nel caso del CAF, fino a 12000 euro). Oltre agli importi, la differenza consiste nel fatto che l’assegno è rivolto, oltre al disabile, anche al famigliare che se ne prende cura, mentre il CAF, come si legge nel sito, “è un beneficio economico avente lo scopo di sostenere le situazioni in cui, per assistere persone in condizione di grave non autosufficienza, ci si avvale dell’aiuto di addetti all’assistenza familiare con regolare contratto di lavoro, per un monte ore non inferiore a 20 alla settimana, formato anche dalla somma oraria di due o più contratti“.

Il sostegno vero e proprio alla Vita Indipendente “è un sostegno economico che concorre a finanziare i progetti di vita indipendente” rivolto a persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni (ovviamente è escluso il caso di patologie invalidanti derivanti dall’età) in grado di autodeterminarsi e che prevedono anche facilitazioni per percorsi d’inserimento lavorativo. Gli importi anni variamo da un minimo di 3000 a un massimo di 22000 euro annui.

Il sostegno ad altre forme di emancipazione si possono definire un ibrido tra i progetti di Vita Indipendente e le precedenti forme di sostegno. Innanzi tutto è aperto anche ai minori. Infatti, a differenza che per i progetti di Vita Indipendente, l’età minima non è 18, ma 12 anni. Secondariamente è rivolto a persone che non possono autodeterminarsi (diversamente dai progetti di Vita Indipendente) ma che, ugualmente, possono essere inseriti in percorsi di integrazione sociale e di emancipazione, anche parziale, dalla famiglia. Gli importi anni vanno dai 3000 (importo minimo attribuito nel caso i progetti prevedano anche strutture semi residenziali) ai 12000 euro.

L’ultima forma di sostegno è rivolto alla disabilità psichica e sono orientati all’effettiva riabilitazione e inclusione sociale. Gli assi d’intervento sono tre: casa e habitat sociale, lavoro, socialità e affettività. Tali progetti sono finalizzati all’emancipazione dell’individuo e non prevedono l’internamento in strutture residenziali (nel caso, comunque, che il soggetto debba andare in una di queste strutture, questo viene automaticamente escluso del progetto.

Ovviamente l’ISEE è fondamentale per accedere ai progetti del FAP, secondo i seguenti scaglioni:

  • Per l’Assegno Per l’Autonomia la soglia ISEE del nucleo famigliare non deve superare i 30000 €;
  • Anche per il CAF la soglia ISEE è 30000 €;
  • Per il Sostegno alla Vita Indipendente la soglia è 60000 €;
  • Per il sostegno ad altre forme di autonomia la soglia è di 30000 €.

In quanto ai disabili affetti da disagio mentale gli importi sono quelli previsti per gli invalidi civili.

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