In seguito a una efficace azione legale da parte delle persone con disabilità, nel 1978 fu approvata una legge federale che stanziava fondi per istituire i Centri per la Vita Indipendente. Negli USA questi Centri sono ormai oltre 200, e si trovano in tutti gli Stati. Centri del genere sono stati fondati anche in Nord Europa, in Germania, in Sud Africa, in Brasile, e così via.
Questi non sono altro che delle Agenzie, dirette soltanto da persone con disabilità, che erogano servizi essenziali per la Vita Indipendente: consigli pratici e legali, sostegni per trovare finanziamenti e assistenti personali, servizi per la mobilità e altro ancora (per quest0 si parla di consiglieri alla pari). Quindi quando si parla di Centri per la Vita Indipendente, questi non vanno intesi come strutture residenziali.
Invece l’Assistente Personale è una nuova figura professionale nettamente distinta dall’assistente domiciliare, ed espressamente preparata sui principi di Vita Indipendente.
Innanzi tutto tra assistente ed assistito si configura un normale rapporto d’impiego, secondariamente è il disabile, e non l’assistente o un intermediario, che decide il servizio, concordando direttamente con quello mansioni, orari, modalità, tipo di contratto e retribuzioni. Ovviamente non si esclude che l’assistente personale possa anche essere una persona di propria fiducia: amico, familiare, parente.
Nella legislazione italiana tale figura non è specificatamente prevista. Tuttavia, in applicazione della legge 104/92, sono previste diverse forme d’intervento e di aiuto alla persona, ed alcune regioni contemplano anche la realizzazione di progetti di Vita Indipendente.